Arianna Milia – Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica

Arianna Milia | tel: +39 3917734474

Gli studi più recenti della fisiologia dell’invecchiamento hanno messo in luce tanto nelle donne come negli uomini che cute, adipe, muscoli, ghiandola mammaria vanno incontro ad una progressiva perdita di volume.

Questa rappresenta il vero nocciolo del problema ed è questo che provoca in una gran parte dei casi rughe e rilassamenti cutanei, esattamente come accade in una mela avvizzita.

Istintivamente, come faremmo di fronte ad uno specchio, ci verrebbe voglia di stirare semplicemente la pelle: su questo principio si sono infatti basate le prime tecniche chirurgiche di ringiovanimento.

In realtà la pelle, più che di essere stirata, ha soprattutto necessità di essere “riempita” attraverso il riposizionamento dei tessuti profondi e trasferendo quantità di tessuto adiposo secondo le più recenti tecniche di lipostruttura.

La trazione deve essere riservata solamente agli strati più profondi, fasciali e muscolari: è a questo livello che verrà costruita la solida impalcatura del nuovo profilo.

Gli interventi di ringiovanimento del viso hanno dei risultati eccellenti anche da un punto di vista psicologico essendo facilmente seguiti da una sensazione di profondo benessere dovuta al fatto che il paziente ritrova l’aspetto di un tempo.

La chirurgia estetica del viso o del collo rallenta i processi di invecchiamento, variabili da individuo ad individuo, senza poterli naturalmente arrestare perennemente.

Per la prima visita è opportuno portare con sé con ogni tipo di documentazione clinica di interesse (cartelle cliniche, visite specialistiche) per una corretta e completa raccolta anamnestica relativa allo stato di salute, malattie ereditarie , terapie in atto, allergie.

Ciò garantirà di riconoscere per tempo eventuali controindicazioni o limitazioni alla chirurgia.

E’ necessario sottoporsi agli esami clinici pre-operatori prescritti.

Regola generale per ogni intervento chirurgico ma imperativo per questo è la sospensione del fumo almeno due settimane prima e quattro dopo l’intervento, come pure evitare l’assunzione di aspirina ed altri farmaci anti-infiammatori che possono aumentare il rischio di sanguinamento.

Il mancato rispetto delle consegne pre-operatorie comporterà l’annullamento dell’intervento. Parte integrante e quasi costante della tecnica è la ricostituzione delle forme e dei volumi persi con l’invecchiamento mediante la lipostruttura: questo passo rappresenta uno dei momenti più innovativi e significativi dell’intera procedura perchè contribuisce al modellamento del viso grazie ad una distensione alla pelle.

Il lifting del collo pone particolare attenzione alla naturalezza del risultato, con una scarsa visibilità delle cicatrici praticamente.

Questo tipo di lifting parziale è abbinato al lifting completo del viso, per ottenere il massimo rassodamento e il migliore effetto qualitativo del ringiovanimento. Il collo viene reso più tonico non solo attraverso l’eliminazione degli eccessi cutanei, ma soprattutto grazie al sollevamento e al riposizionamento della porzione muscolare della zona. Le incisioni possono avere lunghezza variabile secondo il grado di cedimento e partono dalla zona del lobo dell’orecchio per terminare tra i capelli, verso la nuca. In alcuni casi è necessario incidere anche sotto il mento per avere migliore accesso alle fasce muscolari. Questa particolare procedura muscolo-cutanea è ideale per ottenere un ringiovanimento di lunga durata, mantenendo però inalterata la capacità mimica dei muscoli.

Il lifting del collo è il complemento ideale di un programma di ringiovanimento del viso. È comunque realizzabile anche da solo, in particolare per risolvere questo tipo di problematiche:

Collo ceduto

Doppio mento costituito da eccesso di pelle

Collo con i cosiddetti “cordoni” verticali

Pelle rugosa e con pieghe profonde

Il rassodamento dopo il lifting del collo è particolarmente visibile se realizzato in concomitanza con un ringiovanimento completo del viso, in modo da dare migliore continuità estetica. Le incisioni lasciano esiti cicatriziali poco visibili, perché si trovano per lo più nascosti tra i capelli della parte posteriore della testa. Il collo è più definito, tonico e più liscio, senza pieghe ed eccessi di pelle. L’intervento, della durata di circa 3-4 ore, viene eseguito in anestesia generale o in alcuni casi selezionati in anestesia locale con sedazione e non è doloroso: nella prima giornata post-operatoria è frequentemente riferito un senso di tensione dominato dai comuni analgesici. Nel periodo post-operatorio dovrà essere seguita la terapia antibiotica e antiinfiammatoria prescritta dal chirurgo.

Al termine dell’intervento sarà posto un bendaggio che verrà rimosso il giorno seguente quando sarà possibile effettuare un primo shampoo delicato per rimuovere ogni segno esteriore dell’intervento.

L’edema, cioè il gonfiore (conseguenza normale di qualsiasi atto chirurgico) raggiunge il massimo grado verso il secondo giorno postoperatorio e decresce quindi progressivamente e completamente nell’arco di dieci giorni.

La sua entità dipende dalla sensibilità individuale.

Nei primi due giorni è meglio non parlare molto ed evitare di muovere la testa lateralmente o verso l’alto.

Come accade per ogni altro intervento chirurgico è necessario attendere che i tempi di guarigione portino allo smaltimento di tutti gli effetti legati all’infiammazione acuta, in particola l’edema o gonfiore con una certa sensibile variazione tra caso e caso legata alla risposta e alla sensibilità individuale.

Di questo devono essere perfettamente edotti i pazienti durante i precedenti colloqui perché possano accettare senza paure e con un po’ di pazienza i primi lividi come parte normale e inevitabile dei primi tempi post-operatori; in ogni caso la loro maggiore o minore persistenza non modificherà in alcun modo il risultato definitivo. Le complicazioni post operatorie fanno parte di tutti i tipi di chirurgia. Raramente, può verificarsi un ematoma che dovrà essere drenato dal chirurgo.

Da considerarsi rari, sono i disturbi della motilità di alcuni muscoli del viso, che tendono, nella maggior parte dei casi, a risolversi spontaneamente.

Più concreto è invece il rischio nelle pazienti diabetiche scarsamente compensate o nelle fumatrici che non si siano astenute per almeno due settimane prima e quattro dopo l’intervento, di sofferenze di gravità variabile dei lembi cutanei (necrosi, infezioni) che dovranno essere affrontati con ulteriori operazioni correttive. 

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