
La biorigenerazione cutanea con PRP (Pappa piastrinica) è una tecnica innovativa non invasiva di ringiovanimento del volto e del collo e dorso mani, che consiste nella stimolazione e attivazione dei fibroblasti della cute (cellule che producono fibre di collagene) mediante l’infiltrazione nello spessore del derma di un gel biologico ad alto contenuto piastrinico chiamato PRP.
L’utilizzo di emoderivati piastrinici è già da anni una realtà e una evidenza scientifica verificata dalla comunità medica mondiale in svariate branche della medicina (odontoiatria, ortopedia, chirurgia plastica, gastroenterologia) per la rigenerazione di diversi tessuti (cartilagine, muscoli, ossa, cute).
Il plasma arricchito di piastrine si ottiene attraverso la centrifugazione del sangue prelevato dallo stesso individuo da sottoporre al trattamento (PRP AUTOLOGO). Tale procedimento consente di separare le piastrine dalle altre componenti cellulari del sangue e di ottenere un prodotto ad alta concentrazione piastrinica.
Dopo il loro inoculo le piastrine attivate elaborano, immagazzinano e rilasciano vari fattori di crescita che stimolano ed accelerano i processi di guarigione e rigenerazione dei tessuti.
La biorigenerazione con PRP deve essere intesa come un trattamento biologico che permette di ripristinare le migliori condizioni vitali della cute determinando un miglioramento dell’estetica della pelle e una ottimizzazione dei parametri fisiologici cutanei. Il trattamento con PRP rende più efficaci, in termini di effetti e durata, eventuali ulteriori trattamenti effettuati successivamente.
Può essere indicata sia nelle pelli giovani a partire dai 25-30 anni come prevenzione, sia nelle pelli mature come trattamento dell’invecchiamento cutaneo. Questa procedura può essere effettuata, secondo i casi, a livello di volto, collo, décolleté, dorso delle mani, addome, faccia interna delle braccia e delle cosce.
L’utilizzo del PRP Autologo (prodotto derivato dal proprio sangue) consente di escludere qualsiasi possibile forma di “rigetto” ed i rischi connessi all’utilizzo di molecole di natura animale o farmacologica. Di norma vengono eseguiti tre trattamenti distanziati di circa un mese. In seguito, per il mantenimento, vengono generalmente eseguiti due trattamenti all’anno, distanziati di 6 mesi. Nel corso delle prime 12-24 ore la cute trattata è interessata da minuscoli pomfi che in seguito scompaiono spontaneamente.
In una modesta percentuale di casi per alcuni giorni dopo il trattamento può verificarsi un leggero arrossamento, gonfiore, dolorabilità e sensazione di prurito nelle aree trattate. Possono comparire piccole ecchimosi (lividi) della durata di alcuni giorni, che possono essere mascherati con i comuni make-up.
Altri tipi di reazioni sono molto rari. Fra questi sono da considerare le infiammazioni, le pustole (microascessi) che si risolvono spontaneamente. Il trattamento con PRP è un metodo rigenerativo che ha lo scopo di mantenere sana la pelle e di contrastare i fenomeni d’invecchiamento. Sottoporvisi con regolarità consente di rendere qualitativamente migliore la pelle. I risultati divengono apprezzabili 15 giorni circa dopo il trattamento sotto forma di un graduale inturgidimento della cute che diviene più tonica e compatta, con colorito più acceso e superficie più liscia. L’entità e la durata del risultato nelle sedi di trattamento sono variabili e determinate oltre che dalle scelte attuate dal Medico, da diversi fattori quali le caratteristiche della cute, le condizioni fisiche generali del paziente, le sue abitudini di vita, le influenze ormonali. Vi sono dunque, come per qualsiasi altro trattamento medico-chirurgico, risposte individuali, più o meno significative, all’utilizzo del PRP.