
L’infiltrazione di tossina botulinica è il trattamento ideale per i pazienti e le pazienti che presentano segni di “stanchezza” sul volto, dovuti all’abbassamento del sopracciglio e alle rughe frontali e perioculari, che conferiscono un’espressione corrucciata. Il “botox” nome commerciale col quale nel linguaggio comune si indica la formulazione per uso estetico di questo farmaco, svolge un’azione mirata e limitata, bloccando temporaneamente la contrattilità dei muscoli responsabili dei movimenti mimici, e non interferisce con altri eventuali trattamenti di ringiovanimento del viso, come ad esempio laser resurfacing, peeling e filler, plexr.
Ci sono molte cose che è importante sapere riguardo alla tossina botulinica.
La tossina botulinica è un farmaco utilizzato da molto tempo in medicina oculistica. Dal 2004 il Ministero della Salute ne ha approvato l’ utilizzo in campo estetico, limitatamente al tipo “A”, derivato da uno dei sette ceppi del batterio Clostridium Botulinum altamente selezionati in laboratorio. I nomi commerciali della Tossina Botulinica di tipo “A” approvati in Italia per uso estetico sono Vistabex , Azzalure, Bocotoure.
Il loro utilizzo è autorizzato per la correzione delle rughe glabellari e perioculari in pazienti entro i 65 anni di età, a condizione che ad iniettare il farmaco sia un chirurgo plastico, uno specialista in chirurgia maxillofacciale, un neurologo o un dermatologo. Il farmaco contiene una neurotossina termolabile, in forma purificata, prodotta da un batterio anaerobio, il Clostridium Botulinum, il cui meccanismo di azione è bloccare, una volta penetrata nel muscolo, il rilascio dell’acetilcolina. L’acetilcolina è una sostanza naturalmente prodotta dal nostro organismo, che regola la contrattiltà del muscolo, trasmettendogli gli stimoli inviati dal sistema nervoso. In sua assenza, per effetto del rilassamento muscolare, le cosiddette “rughe di espressione” dell’area trattata si distendono. La tossina botulinica iniettata elimina le cosiddette “linee di espressione” della parte superiore del volto (fronte, solco gabellare e regione perioculare), in quanto blocca, per il periodo di tempo limitato in cui rimane attiva, la contrattilità dei muscoli responsabili dei movimenti mimici. Il viso acquista un aspetto più giovane e più rilassato, senza però arrivare a perdere la naturale espressività, mantenendo il risultato da tre a sei mesi.
La ripetizione periodica del trattamento, da effettuare prima che i muscoli riacquistino la normale motilità, svolge un’importante azione preventiva sulla formazione delle rughe della fronte e della regione perioculare.
Cosa possiamo trattare?
rughe frontali, interciliari, periorali
“zampe di gallina”
rughe e solchi glabellari (in mezzo alle sopracciglia) sopracciglio “abbassato”.
Se praticate da professionisti seri, che utilizzano farmaci autorizzati e controllati, le infiltrazioni di tossina botulinica sono sicure e donano risultati molto soddisfacenti. Bisogna fare attenzione alle prestazioni offerte a basso costo, che generalmente comportano l’uso di tossina botulinica di incerta provenienza, che potrebbe essere inefficace o potenzialmente pericolosa per la vostra salute. Il trattamento non ha controindicazioni specifiche legate all’età, anche se per fini estetici è raccomandato a pazienti fra i 18 e i 65 anni di età. L’uso della tossina botulinica non è consigliato alle donne in gravidanza, né a chi soffre di problemi neuromuscolari. In persone predisposte, inoltre, non si possono escludere reazioni allergiche. Il trattamento può essere praticato lo stesso giorno della visita specialistica, in quanto l’iniezione di tossina botulinica è completamente indolore e si effettua in ambulatorio, senza necessità di alcuna anestesia. Il chirurgo plastico infiltrerà piccole dosi di farmaco nei muscoli mimici con una siringa dotata di ago sottilissimo, che non lascerà tracce visibili. Chiederà al paziente o alla paziente di contrarre i muscoli facciali, per individuare quelli che contribuiscono maggiormente alla formazione delle rughe della parte superiore del volto da attenuare.
La seduta avrà una durata complessiva di 15-20 minuti, e al termine sarà possibile riprendere immediatamente le normali attività, senza alcuna medicazione. Il medico indicherà alcune norme da osservare nelle prime ore successive alla seduta, come, ad esempio, non toccare o massaggiare la parte trattata, non esporla a fonti di calore. Le iniezioni di tossina botulinica non lasciano alcuna cicatrice né, in genere, segni visibili, tranne in qualche caso un lieve arrossamento transitorio nei punti di ingresso dell’ago. Non ci sono limitazioni alle normali attività quotidiane, è opportuno però non sfregare o massaggiare la zona dove è stato iniettato il farmaco per 24 ore, e evitare di esporsi al sole o a fonti di calore eccessivo, che possono indurre la vasodilatazione. I risultati sono apprezzabili dopo 4-5 giorni, quando i muscoli responsabili delle rughe da espressione (“dinamiche”) cominciano a rilassarsi. Questo si deve al meccanismo di azione della tossina botulinica, che impedisce la contrattilità dei muscoli responsabili della mimica facciale e, senza giungere a interferire con l’espressività del viso, distende le rughe, donando al viso un aspetto più giovane e più risposato. L’effetto del “botox” è temporaneo, dai 3 ai 6 mesi, perciò è possibile ripetere il trattamento anche più volte l’anno, preferibilmente ancor prima che gli effetti siano del tutto scomparsi, per renderli gradualmente più stabili.
Tossina botulinica nel trattamento dell’iperidrosi
La sudorazione visibile interessa diverse sedi corporee secondo il tipo di stimolo. La sudorazione dovuta al calore è localizzata alla fronte, al dorso, al collo, al petto, al dorso delle mani. Stimoli sensoriali o emozionali determinano invece intensa sudorazione alle ascelle, al palmo delle mani, alla pianta dei piedi ed ai lati del tronco.
L’eccessiva sudorazione viene chiamata iperidrosi. Iperidrosi primaria idiopatica (o essenziale) : si tratta dell’eccessiva sudorazione a livello delle ascelle, del palmo delle mani e della pianta dei piedi, di assai frequente riscontro (0,5-1% della popolazione generale). Può essere scatenata o aggravata da stress emotivo-emozionali e/o da stimoli termici, ma si può verificare anche senza alcuna causa scatenante.
I pazienti affetti da tale patologia vengono spesso definiti emotivi, ma in genere è il fenomeno della sudorazione eccessiva che causa imbarazzo ed ansia e non viceversa. L’iperidrosi ascellare colpisce più frequentemente le femmine specie nell’età fertile, l’iperidrosi palmare e plantare interessa maggiormente il sesso maschile, specie in età infantile e puberale.
Iperidrosi generalizzata: si può riscontrare in condizioni fisiologiche (acclimatazione, menopausa) oppure a seguito dell’assunzione di alcuni farmaci, di malattie febbrili o di altro genere.
Iperidrosi localizzata associata a patologie
Trattamenti specifici dell’eccessiva sudorazione (cosmetoloigici, medici o chirurgici) sono indicati solo per l’iperidrosi primaria essenziale.
Terapia dell’iperidrosi idiopatica (o essenziale)
Antitraspiranti il composto più efficace è il cloruro d’alluminio, che consente un certo miglioramento soprattutto nelle forme medie e lievi.
Asportazione chirurgica delle ghiandole sudoripare ascellari si tratta di un intervento chirurgico eseguibile dal chirurgo plastico in anestesia locale, eventualmente associata a sedazione, che comporta l’esito in cicatrici in forma di “S” a livello dei cavi ascellari.
Simpaticectomia intervento chirurgico, eseguibile dal neurochirurgo, che consiste nell’asportazione parziale di alcune fibre nervose. Può consentire miglioramenti per l’iperidrosi delle ascelle, del palmo delle mani o della pianta dei piedi. * Trattamento laser definitivo per iperidrosi ascellare si tratta di una nuova metodica che consente di distruggere selettivamente e definitivamente le ghiandole sudoripare ascellari mediante impulsi laser veicolati da una fibra ottica del diametro di 0,6 mm inserita sotto la cute ascellare attraverso incisioni minime.
Tossina Botulinica di Tipo A trattamento ambulatoriale, efficace per l’iperidrosi ascellare (durata di 9-12 mesi), palmare e plantare (durata 5 mesi). E’ stato introdotto nell’utilizzo clinico nel 1995 e costituisce oggi la prima scelta, specie per le forme di iperidrosi grave scarsamente controllate dagli antitraspiranti, con il vantaggio di evitare interventi chirurgici.
Il trattamento può essere eseguito a livello ascellare, palmare o plantare, isolatamente o in variabile associazione. La durata è di 15 minuti per ciascuna zona trattata. La procedura comprende 10/20 inoculi in ciascuna regione (cavo ascellare, palmo, pianta). Puo’ manifestarsi modesto gonfiore delle parti trattate per 3-5 ore. In rari casi piccoli lividi nei siti di iniezione e torpore per alcune ore a livello di mani e piedi.
Possibili complicazioni:
Nessun rischio per la salute.
Possibili lividi e dolenzia nei siti di iniezione per alcuni giorni.
Controindicazioni al trattamento sono:
Miastenia, sindrome di Eaton-Lambert, gravidanza, allattamento, allergia riconosciuta a tossina botulinica ed albumina umana.
I risultati e la loro durata si manifestano 48-72 ore dopo la seduta e durano in media 9 mesi a livello delle ascelle e 5 mesi a livello di mani e piedi.