
Il trattamento medico della calvizie deve impedire agli ormoni androgeni di esercitare i loro effetti sul follicolo e nel contempo stimolare il follicolo a produrre capelli più grossi e più lunghi.
E’ inoltre importante combattere le patologie infiammatorie che accelerano la progressione della malattia.
La terapia medica della calvizie può essere attuata tramite due meccanismi:
Ridurre o bloccare l’azione degli ormoni androgeni sul follicolo
Indurre i follicoli in riposo a produrre un nuovo pelo e prolungare la fase di crescita dei follicoli già in attività
1. Ridurre o bloccare l’azione degli ormoni androgeni sul follicolo.
Questo obiettivo può essere raggiunto utilizzando farmaci che inibiscono la formazione del DHT, l’androgeno causa della miniaturizzazione (inibitori della 5-alfa reduttasi) o che impediscono agli androgeni di esercitare i loro effetti sulle cellule (inibitori recettoriali degli androgeni).
Inibitori della 5-alfa redattasi
Finasteride
Fitosteroli
Finasteride
Finasteride 1 mg, la recente pillola per la calvizie. Questo trattamento è molto efficace nella calvizie maschile di grado lieve moderato dove blocca la progressione della malattia nel 99% dei casi e induce una “ricrescita”, in realtà si tratta dell’ispessimento dei capelli miniaturizzati, nel 65% dei casi. Il farmaco è efficace sia nella calvizie che interessa il vertice che nella calvizie che colpisce la regione anteriore del cuoio capelluto. Non esistono limiti massimi di età per il trattamento che determina risultati ottimi anche in uomini di età compresa fra i 40 ed i 65 anni.
I primi effetti del trattamento sono evidenti già dopo i primi 3 mesi di terapia, quando il paziente nota che la caduta si arresta. Dopo 6 mesi è spesso evidente un rinfoltimento e i miglioramenti diventano poi sempre più visibili continuando la terapia in quanto il farmaco rende i capelli progressivamente più lunghi e spessi e quindi di migliore qualità.
Gli effetti della finasteride sul capello sono stati studiati con metodiche molto precise e sofisticate quali la conta dei capelli in un area target, il fototricogramma e lo studio del peso del capello.
La pillola è molto ben tollerata; in rari casi però (circa 1 persona su 200) causa effetti collaterali di tipo sessuale. Di che cosa si tratta? Quasi sempre di una riduzione della libido, cioè del desiderio sessuale. Ovviamente è un effetto collaterale che risente molto di influssi psicologici e, il più delle volte, è difficile stabilire se la causa del problema è il farmaco o qualcos’altro. Nei casi dovuti al farmaco, comunque, l’effetto collaterale sparisce in tutti i casi subito dopo la sospensione del farmaco. Nella metà dei casi sparisce spontaneamente anche senza sospendere la pillola.
Fitosteroli
Gli estratti di alcune piante sono da tempo utilizzati con successo nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. Responsabili dell’azione antiandrogena di questi estratti vegetali sono i fitosteroli , composti naturali estratti dai semi, dalla corteccia, dal polline e dai frutti di numerosi vegetali. I fitosteroli hanno un meccanismo d’azione identico a quello della finasteride, infatti inibiscono l’enzima 5-alfa reduttasi e quindi inibiscono la produzione di DHT. Alcuni fitosteroli inibiscono anche la 5-alfa reduttasi di tipo 1 che regola principalmente la secrezione sebacea ed hanno quindi anche una attività seboregolatrice.
Anche se molti pazienti pensano che i fitosteroli possano rappresentare un’alternativa più sicura della terapia farmacologica in quanto sono prodotti vegetali in realtà i loro possibili effetti collaterali sono gli stessi della finasteride, mentre i dati relativi alla loro efficacia non sono affatto documentati.
Inibitori recettoriali degli androgeni.
I più noti sono il ciproterone acetato (contenuto ad esempio nella pillola anticoncezionale Diane) la flutamide, lo spironolattone. Questi farmaci possono essere utilizzati solo nella donna in quanto, bloccando completamente l’attività degli androgeni sulle cellule, riducono sempre, in modo più o meno evidente, la virilità maschile. L’uso di questi farmaci nel maschio, anche sotto forma di lozioni, è pertanto pericoloso.
L’efficacia del ciproterone acetato e degli altri antiandrogeni nell’alopecia androgenetica è modesta; questi farmaci sono più utili ad evitare l’aggravamento che non a migliorare la situazione.
Gli effetti collaterali sono frequenti e consistono soprattutto in ritenzione idrica, quindi aumento di peso, modificazioni dell’umore, ansia e depressione.
2. Indurre i follicoli in riposo a produrre un nuovo pelo e prolungare la fase di crescita dei follicoli già in attività.
Questo obiettivo può essere raggiunto utilizzando farmaci che inducono l’anagen (fase di crescita del follicolo pilifero, durante la quale viene prodotto il capello):
Minoxidil
Aminenexil
Fattori di crescita
Minoxidil
Il minoxidil in lozione è in commercio da 12 anni ma non per questo è un trattamento sorpassato o poco efficace. Il farmaco stimola la crescita dei follicoli con un meccanismo d’azione ancora sconosciuto, ma comunque non legato alle sue proprietà vasodilatatorie. Il minoxidil va applicato regolarmente tutti i giorni, 2 volte al giorno. E’ assolutamente sbagliato effettuare delle sospensioni anche brevi in quanto, non appena si interrompe il trattamento, gli effetti del farmaco svaniscono e i capelli riprendono a cadere.
Il minoxidil è un principio attivo delicato, che si inattiva facilmente se introdotto in lozioni artigianali che contengono altri principi attivi.
Il minoxidil è utile sia nel maschio, dove è opportuno usare la concentrazione del 5%, perché più efficace, sia nella donna.
Nel maschio con calvizie grave può essere utile associare alla terapia orale con finasteride 1 mg una terapia locale con minoxidil 5% al fine di ottenere i migliori risultati possibili. L’effetto dei due farmaci è infatti sinergico anche se non vi sono ancora studi che permettono di stabilire l’entità dei vantaggi dell’associazione rispetto al trattamento singolo.
Aminexil
L’Aminexil, 2,4-diaminopyrimidine-3-oxide , è una molecola originale utilizzata in preparazioni non farmaceutiche. Le sue caratteristiche ne consentono un utilizzo complementare alla terapia farmacologica per stimolare l’anagen e far sì che i follicoli in riposo riprendano la loro attività. Aminexil è una molecola cosmetica caratterizzata da un’ottima tollerabilità e priva di effetti collaterali.
Fattori di crescita: alcuni fattori di crescita stimolano il rientro in anagen del follicolo e possono avere utilizzo nella terapia della calvizie (PRP).
Il plasma ricco di piastrine (PRP) è una preparazione autologa di plasma con > di 1.000.000/μl di piastrine che sono in grado di produrre fattori di crescita e citochine, che stimolano i fibroblasti e le cellule staminali .Nel campo della chirurgia del trapianto si è visto che unità follicolari pre-trattate con PRP prima di essere trapiantate portavano ad un aumento della densità e della crescita dei capelli . Si pensa che questo effetto sia dovuto alla stimolazione delle cellule staminali ad opera dei fattori di crescita rilasciati dalle piastrine. Un altro studio effettuato sui topi ha mostrato che il PRP induce la proliferazione delle cellule della papilla dermica, prolunga l’anagen, aumenta la sopravvivenza delle cellule del follicolo pilifero e stimola la crescita dei capelli.
La Carbossiterapia aiuta la rivascolarizzazione del bulbo pilifero e riduce la caduta rinforzando il capello.
La calvizie è una condizione “parafisiologica” che può essere curata ma non guarita per sempre. Qualsiasi cura della calvizie deve essere continuata nel tempo per essere efficace.
Gli ultimi studi dimostrano inoltre che:
Prp, Needling e Carbossiterapia Per Combattere La Caduta Dei Capelli
www.ariannamilia.it/it/news/prp-needling-e-carbossiterapia-per-combattere-la-caduta-dei-capelli/
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